Processo “Mazzini” a San Marino: assolta Biljiana Baruca, ma confermata la confisca diretta di 30mila euro e un immobile

Processo “Mazzini” a San Marino: assolta Biljiana Baruca, ma confermata la confisca diretta di 30mila euro e un immobile

Rassegna stampa – Ultimo scampolo “Mazzini”, assoluzione ma conferma della confisca diretta. La posizione è quella di Biljana Baruca che era stata stralciata. Possibile ricorso in terza istanza, mentre in un caso parallelo si ingarbugliano le cose in materia di confisca senza condanna con una eccezione di costituzionalità sollevata

ANTONIO FABBRI – Decisione di appello per l’ultimo scampolo del processo Mazzini.  Ieri la lettura, da parte del commissario della legge Vico Valentini, della sentenza del giudice Giacomo Fumu, in veste di giudice delle appellazioni, il quale ricalcando quanto già deciso dal professor Francesco Caprioli per gli altri coimputati, e sulla scorta della decisione del Collegio garante circa la natura non permanente del riciclaggio per occultamento, ha assolto, perché non previsto come reato all’epoca del fatto, Biljiana Baruca, revocata anche la confisca per equivalente, ma confermata la confisca diretta di quanto già in sequestro (circa 30mila euro) e un immobile, essendo evidentemente il denaro riconosciuto di provenienza illecita. Il caso potrà ora essere impugnato in terza istanza.

Questa volta, tuttavia, è possibile che il giudice Mazza, possa decidere anche sulla confisca. Nel ricorso precedente degli altri imputati del processo Mazzini, infatti, la sentenza era giunta poco prima della approvazione della nuova legge che, tra le altre cose, prevedeva il ricorso in Terza istanza anche per i casi di confisca senza condanna.

Il giudice Oliviero Mazza aveva dichiarato per questo non ammissibile il ricorso, ponendo tuttavia una riflessione circa la possibilità nell’ordinamento sammarinese della confisca in assenza di condanna. Circostanza sulla quale dovrà ora tornare il giudice Mazza qualora la difesa di Baruca, come appare plausibile, ricorra in terzo grado.

La vicenda però si complica ulteriormente. In un altro procedimento per riciclaggio nel quale era stata disposta in primo grado la confisca, è stato fatto appello dall’avvocato Rossano Fabbri. In sede di secondo grado, già discusso il 22 settembre scorso, fa sapere il legale che il giudice David Brunelli, nelle maglie della decisione, ha sollevato una eccezione davanti al Collegio Garante perché valuti la eventuale incostituzionalità dell’articolo 147 del codice penale, ovvero quello che prevede la confisca, nella parte in cui non prevede che questa possa essere disposta in assenza di condanna. Si vedrà, dunque, che cosa decideranno i Garanti.

Una pronuncia che potrebbe ingarbugliare ancora di più le cose nelle già intricate vicissitudini giudiziarie delle confische di denaro riconosciuto di provenienza illecita.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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