Ricostruiti nel Tribunale di San Marino i passaggi dell’operazione dei titoli Demeter

Ricostruiti nel Tribunale di San Marino i passaggi dell’operazione dei titoli Demeter

Rassegna stampa – Processo 500, ricostruiti i passaggi dell’operazione dei titoli Demeter. Nessuno dei testimoni è riuscito però a riferire se la compravendita sia stata vantaggiosa svantaggiosa o in pareggio per la Banca Centrale

ANTONIO FABBRI – Torna in aula il processo “500”, meglio noto come caso titoli”, in quanto legato all’acquisto da parte di Banca Centrale dei titoli Demeter, depositati in Banca Cis in pegno di una linea di credito aperta a favore di Advantage Financial, la società, come noto, facente capo a Francesco Confuorti. L’udienza di ieri è stata incentrata proprio sull’operazione titoli con i vari testimoni intervenuti che sono stati sentiti proprio su quella compravendita da 48 milioni di dollari complessivi.

In apertura di udienza il Giudice Vico Valentini ha sciolto alcune riserve circa la convocazione di testimoni ed ha confermato che, tra gli altri, verrà chiamato il noto economista Carlo Cottarelli, all’epoca dei fatti impegnato presso il Fondo Monetario. L’audizione di Cottarelli era prevista in alternativa a quella dell’ex presidente di Banca Centrale, Wafik Grais, che tuttavia non è stato possibile raggiungere con la notifica.

Si è dunque proseguito nella mattinata con l’esame dei testimoni.

Il primo a deporre è stato il responsabile del dipartimento finanza di Banca Centrale, Filippo Vella, ufficio che si occupa delle compravendite di titoli. Tutte le operazioni della compravendita titoli passano dal dipartimento finanze. Tutte, ma non l’operazione Demeter. “Non fu fatta con il coinvolgimento del dipartimento finanza. Conoscevamo l’operazione, ma non avevamo potere gestorio”, ha detto il dottor Vella. Nel periodo in cui si sostanziò l’acquisizione dei titoli da parte di Via del Voltone, il 20 luglio 2017, il responsabile del Dipartimento finanza di Bcsm era in ferie.

Una operazione che, ha riferito lo stesso responsabile e nella successiva testimonianza anche la sua vice, non era mai stata fatta con quelle modalità, era al di fuori dei regolamenti del dipartimento finanza, non era di prassi, seppure non fosse, da quel che si è potuto comprendere, in assoluto vietata. L’operazione venne trattata dall’allora Direttore Lorenzo Savorelli assieme a Filippo Siotto, entrambi imputati.

Il responsabile dell’ufficio ha anche riferito che quando ci fu la cessione e venne contattata Credit Suisse per conoscere l’andamento e le specifiche sul Titolo, venne risposto all’ufficio che la banca svizzera non poteva dare informazioni in quanto il proprietario dei titoli non lo acconsentiva.

“Negli anni successivi, dopo il cambio di governance – ha proseguito – me ne sono occupato. Entrambi i titoli sono stati venduti nel 2019. Sono state sfruttate le condizioni di mercato favorevoli. Grosso modo si prese quello che fu speso per comprarli. Sul ricavo per la banca, però, non mi esprimerei”.

“Lei ha venduto, il titolo e non ci sa dire se abbia portato un ricavo o meno?”, ha incalzato l’avvocato di Savorelli.

Il responsabile del dipartimento titoli ha spiegato che la trattazione dei Demeter ha attraversato diversi bilanci e per comprendere se vi sia stato ricavo o perdita occorre fare riferimento, appunto, ai bilanci.

Di certo nessuno dei testimoni sentiti ieri, ancorché abbiano trattato la successiva cessione dei Titoli Demeter, è stato in grado di riferire se ci fu una perdita, un pareggio o un vantaggio nell’operazione di acquisto e poi di vendita.

Sentito anche l’allora Responsabile dell’Ufficio finanza di BancaCis, il quale ha ricostruito come avvenne la cessione dei titoli. “Bcsm chiamò il mio collega Fabiani – ha detto – manifestando l’interesse ad acquisire il titolo Demeter. Per regolamento era necessario acquisire il parere favorevole della direzione e allora andai dal vice direttore Mularoni per comunicargli la richiesta. Entrambi andammo dal direttore Guidi a riferire di tale interesse. Poi, una volta raccolta la necessaria firma del venditore da parte della Direzione, mi fu chiesto di caricare operazione nei nostri sistemi informatici. Cis era l’intermediario di questa operazione su questi titoli che erano depositati su conti del gruppo Advantage”, ha riferito il testimone che ha in seguito specificato che “raccolta la firma del venditore il titolo è diventato di proprietà di Bcsm”.

Ascoltato infine Maurizio Pappalardo, membro del Coordinamento della vigilanza di Banca Centrale, il quale ha raccontato degli avvicendamenti che ci furono nel periodo tra la fine del 2015 inizio 2016 e il 2017 proprio nel Coordinamento della vigilanza, nel periodo del cambio della governance di Via del Voltone. Lo stesso Pappalardo ha riferito di non essere presente nel periodo dell’operazione titoli, essendo la sua collaborazione scaduta e non rinnovata a febbraio 2017.

Ha riferito delle varie ispezioni mirate in particolare a valutare la qualità dei crediti, ispezioni fatte nel periodo in cui era in carica, sia in BancaCis sia in Asset Banca, ispezioni che avevano preceduto l’Aqr che poi si era stabilito di effettuare seguendo parametri più “europei”.

E’ stato quindi chiesto al dottor Pappalardo come fosse la situazione generale, in quel periodo, delle banche sammarinesi. “Era una situazione abbastanza difficile perché le banche si portavano dietro i risultati di anni di concessione del credito in cui la liquidità non era un problema e consentiva di erogare il credito in modo, si passi il termine, “allegro”. Poi in seguito in particolare agli scudi fiscali, il sistema entrò in sofferenza.

C’era situazione di liquidità critica. Criticità creata da crediti erogati in modo talvolta non conforme alla sana e prudente gestione”, ha detto Pappalardo. “Ma in seguito alle sue ispezioni quali erano le banche che avevano più problematiche da questo punto di vista?”, ha chiesto allora un avvocato difensore. “Chi più chi meno probabilmente tutte”, è stata la risposta.

Prossima udienza il 6 dicembre.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il gioro dopo

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