Rubrica “Educazione finanziaria”. C’è correlazione tra l’andamento delle obbligazioni e delle azioni?

Rubrica “Educazione finanziaria”. C’è correlazione tra l’andamento delle obbligazioni e delle azioni?

Nel nostro precedente appuntamento della rubrica di educazione finanziaria abbiamo spiegato l’effetto del rialzo dei tassi sulle varie tipologie di obbligazioni.

Abbiamo inoltre introdotto due dei principali rischi che gli investitori devono ponderare adeguatamente: rischio di liquidità e rischio di prezzo.

Ora andremo ad analizzare se e quale correlazione c’è tra le obbligazioni e l’altro titolo fondamentale per le strategie di investimento in un portafoglio diversificato, le azioni.

COS’E UN’AZIONE?

Prima di parlare di correlazione tra le due diverse “asset class” dobbiamo introdurre il concetto di azione.

Le azioni sono lo strumento di partecipazione alla proprietà di una società.

In particolare, un’azione rappresenta la quota minima in cui è diviso il capitale di una particolare tipologia di società (dette per l’appunto società per azioni).

A chi è utile?

Alle imprese, perché ciascuna azione rappresenta per le società il capitale necessario a sostenere la propria attività.

L’investitore consapevole con l’acquisto delle azioni riceve il diritto di partecipare all’attività d’impresa. Acquistare azioni può essere un modo per investire i propri risparmi in uno strumento il cui rendimento è determinato dai risultati dell’azienda.

Essere titolari di azioni significa partecipare al rischio d’impresa della società in cui si è investito.

Questo significa che il rendimento (dividendo/prezzo) dipenderà dall’andamento dei risultati aziendali: a fronte della potenziale opportunità di rendimenti superiori esiste un potenziale pericolo di perdere in tutto o in parte il capitale investito.

Il possesso di un titolo azionario attribuisce al titolare una serie di diritti economici e amministrativi, vediamo i principali:

  • percepire la quota di utile che la società ha stabilito (in sede assembleare) di distribuire agli azionisti (il dividendo);
  • ricevere il rimborso del valore della quota (indeterminato) risultante dal patrimonio, nel caso di cessione delle quote o di liquidazione in caso di scioglimento della società;
  • recedere o esercitare l’opzione di sottoscrizione nel caso di aumenti di capitale sociale;
  • partecipare e votare nelle assemblee.

QUANDO LE AZIONI HANNO UNA CORRELAZIONE NEGATIVA CON LE OBBLIGAZIONI?

Questo tipo di correlazione è quella a cui siamo stati più abituati.

Dal 2000 al 2019 la correlazione azioni/obbligazioni si è mantenuta in territorio pressoché negativo.

Questo fenomeno è stato fortemente determinato dal fatto che le preoccupazioni per la crescita sono state più presenti nella mente degli operatori di mercato rispetto a quelle per l’inflazione, dando per scontato che il tasso di inflazione era ostinatamente basso e stabile al 2%.

QUANDO LE AZIONI HANNO UNA CORRELAZIONE POSITIVA CON LE OBBLIGAZIONI?

L’anno scorso, la correlazione è diventata positiva, lasciando molti investitori a domandarsi cosa avrebbe potuto far riemergere la tipica correlazione negativa.

In un contesto macroeconomico dove l’attenzione per la crescita è messa in ombra da un focus mirato sulle preoccupazioni legate all’inflazione si prefigura spesso una correlazione positiva.

In questo contesto è probabile che si verifichi una flessione dei prezzi sia delle azioni che delle obbligazioni (come di fatto è accaduto nel 2022).

Un esempio eclatante l’abbiamo vissuto con la crisi pandemica.

Il crollo del PIL e i conseguenti incentivi monetari e fiscali hanno portato a un’impennata dei prezzi obbligazionari e la ripresa dei mercati azionari.

L’analisi appena effettuata ci permette di sostenere con certezza che lo studio delle correlazioni sia uno dei fattori che un gestore di patrimoni debba ponderare con attenzione per ottenere un risultato soddisfacente per i propri clienti.

Spesso i principi di cui sopra vengono ignorati.

E’ l’atteggiamento un po’ semplicistico del “cassettista”, resta fermo invece che è la gestione professionale dei portafogli che permette di cogliere le migliori opportunità di mercato.

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