Il Partito dei socialisti e dei democratici commenta con amarezza la richiesta di Alleanza Riformista di nominare il capogruppo di Npr.
“Il riavvio della legislatura è stato reso possibile grazie alla definizione di obiettivi politici chiari e alla costruzione di nuovi equilibri fra le forze che partecipano alla maggioranza.
Uno degli elementi che ha contribuito in modo decisivo a stabilizzare il quadro politico è stato il passaggio dei consiglieri di Movimento ideali socialisti dal Gruppo misto al gruppo consiliare di Noi per la Repubblica. Questa operazione ha rafforzato non solo la maggioranza, ma anche Alleanza riformista, che ha potuto riunire all’interno dello stesso gruppo consiliare tutti i suoi rappresentanti.
Il mero calcolo politico, anche in considerazione del carattere conflittuale di Alleanza riformista, avrebbe dovuto raccomandare al Psd di non offrire il proprio consenso. Ma così non è stato. Il Psd ha preferito mantenere un atteggiamento responsabile ed esporsi a un evidente rischio politico, a fronte però del riconoscimento di un elemento di garanzia: la possibilità di poter esprimere il capogruppo.
Quest’ultima fase di legislatura è certamente decisiva sia per quanto riguarda il giudizio degli elettori sul governo in carica, sia per quanto riguarda gli scenari delle alleanze future. I lavori del Consiglio Grande e Generale procedono su ritmi serrati e sempre sul filo della maggioranza. Ciò crea tensione e incomprensioni. Niente però che non si possa risolvere col buon senso e la ragionevolezza.
Il Psd si sta impegnando con convinzione e lealtà con tutti i partner di maggioranza. Intende rispettare gli impegni assunti. Ma esige che le controparti li rispettino allo stesso modo. E questa non è una condizione negoziabile”.
Partito dei socialisti e dei democratici