Sostegno straordinario agli agricoltori di San Marino e anticipo di 500 mila euro alla Federcalcio spaccano la maggioranza

Sostegno straordinario agli agricoltori di San Marino e anticipo di 500 mila euro alla Federcalcio spaccano la maggioranza

In seduta notturna in Consiglio Grande e Generale è proseguita l’analisi degli emendamenti apportati dal Governo all’assestamento di bilancio.

Pur venendo tutti approvati, alcuni hanno sollevato un forte dibattito anche all’interno della maggioranza.

Ad esempio l’emendamento che chiedeva di concedere agli operatori agricoli per il 2022 fino a 152 mila euro quale “contributo finalizzato a calmierare le maggiori spese sostenute in ragione dell’aumento del costo delle materie prime” ha visto la perplessità di Rete, Npr e di Motus Liberi.

“Capisco la ratio – ha detto Gian Matteo Zeppa di Rete – ma siamo contrari a dare benefici solo a una categoria. Chiedo il ritiro dell’emendamento per fare un discorso complessivo sugli aumenti”.

Gli agricoltori sono una categoria importante – ha aggiunto Gian Nicola Berti capogruppo di Npr – ma ci stiamo dimenticando di tutta una serie di altri settori. Non siamo contrari al sostegno al comparto ma così com’è stilato questo emendamento non siamo neanche favorevoli. Npr si asterrà. Non vuole essere sfiducia a segretari che l’hanno proposta ma un invito alla redistribuzione equa delle risorse che sono sempre meno”.

Domani Motus Liberi, per bocca di Michela Pelliccioni, ha detto di “capire le motivazioni dietro alla necessità di sostegno all’agricoltura ma non possiamo non considerare che il momento è complicato per tante categorie. Credo che un legislatore debba fare delle valutazioni che non vadano a creare disparità. L’intervento deve essere omogeneo. Occorre una forma di aiuto a tutte le categorie, come quella dei trasportatori”.

Perplessità che hanno scatenato la ferma presa di posizione dell’altro partito di maggioranza, il Pdcs. “Non possiamo pensare che il problema siano gli agricoltori – ha tuonato il segretario del partito Gian Carlo Venturini – che forse hanno avuto meno di altri in questi anni di sostegni per il Covid. Non si tratta di fare un torto ad una categoria o un’altra ma occorre sostenere un comparto fondamentale per tanti motivi. Oggi occorre un supporto. Stiamo facendo una battaglia sui poveri”.

Pronta la replica di Emanuele Santi, Rete: “Su questo tema c’è un nodo politico. Il problema delle materie prima c’è ed il settore agricolo è in difficoltà. Nessuno lo mette in dubbio. Ma come Rete abbiamo chiesto di poter trattare il tema in maniera articolata e completa. Da tempo c’è la discussione in maggioranza e governo su come gestire i contributi all’agricoltura. La nostra posizione è che abbiamo contributi a pioggia senza verifica e senza controlli. Forse bisogna darne anche di più ma vanno dati bene, a chi li merita di più.

A Canti abbiamo chiesto di fermare le bocce. Come gruppo abbiamo sensibilità diverse da altri in maggioranza. Lasceremo libertà di voto ma credo che un percorso serio avrebbe richiesto una formula diversa. Riteniamo avventato fare un intervento spot solo su una categoria”.

A questo punto è intervenuta furente Aida Maria Selva, Pdcs, nonché presidente del Consorzio Terra di San Marino: “Le bocce non si possono fermare – ha detto rivolgendosi al collega di Rete – perché si fermano i trattori nei campi. Le aziende non riescono ad andare avanti. Gli agricoltori subiscono gli aumenti ma non possono scaricare sul compratore. Il prezzo del grano ad esempio lo fa la borsa di Bologna. Il settore già fatica a rendere sostenibile il lavoro, ora non ce la fa ad andare avanti. Quello proposto è un sostegno in questo momento per un settore fondamentale per la produzione di cibo ma anche nella mitigazione del rischio idrogeologico”.

In chiusura Stefano Canti, Segretario al Territorio, ha ricordato come “nel 2021 abbiamo diminuito del 40% i contributi all’agricoltura. Nel 2022 c’è stata la guerra in Ucraina che ha aumentato i prezzi. L’Ue è intervenuta con i contributi Pac, che noi non possiamo ricevere. Vogliamo lasciare la nostra agricoltura da sola? Noi la vogliamo aiutare. Le modalità di erogazione del contributo saranno individuate dalla Commissione per le Risorse Ambientali ed Agricole di cui sono presidente. Vigilerò attivamente”.

Tra i pochissimi ad intervenire dall’opposizione c’è stata Eva Guidi, Libera, che ha proposto di “indirizzare i contributi più nello specifico, sostenendo chi fa agricoltura biologica. Oppure facendo valutazioni su chi è più in difficoltà, a partire dai giovani”. Di qui la richiesta di riformulare l’articolo.

La votazione ha sancito la spaccatura in maggioranza. Su 42 presenti e 41 votanti i sì sono stati 18, i no 12, gli astenuti 11.

 

La tensione è proseguita anche nell’emendamento successivo, quello che prevedeva di erogare alla Federazione Sammarinese Giuoco Calcio “previa sottoscrizione di relativo accordo”, un’anticipazione di cassa fino alla concorrenza di euro 500.000 per il completamento del palazzetto del futsal accanto al campo di Serravalle B.

“Per Npr questo emendamento non va portato avanti – ha sentenziato il capogruppo Gian Nicola Berti- . La Fsgc è la più importante e danarosa federazione sammarinese. Il Cons sostiene le Federazioni per la gestione degli impianti ma la Fsgc ha la fortuna di ricevere cospicui finanziamenti da Uefa e Fifa per l’ammodernamento degli impianti. Al Cons e quindi alle Federazioni sportive vengono sempre di più a mancare finanziamenti. Assistere a questo finanziamento dà fastidio. Per me è giusto che la Fsgc chieda i soldi non allo stato ma alle banche e pagarle come fanno tutti i cittadini”.

Gli ha fatto eco la sorella e collega consigliera Maria Luisa Berti, Npr: “L’opera di Serravalle B dà sicuramente lustro allo Stato ma lo Stato non è una banca. Tra l’altro abbiamo Carisp che è pubblica, non vedo perché la Fsgc non possa affidarsi ad essa. Non sono assolutamente favorevole ad un articolo di questo tipo”.

E ancora Denise Bronzetti, gruppo misto maggioranza: “Ricordo bene come sono iniziati i lavori del Serravalle B e ricordo gli impegni finanziari promessi. Non credo che questo impegno sia opportuno. Perché anche questa volta, come già successo per il campo di Acquaviva, i costi sono lievitati in questo modo?”.

Dall’opposizione Nicola Renzi, Rf, ha sottolineato la poco chiarezza dell’emendamento: “Occorre capire bene come stanno le cose – ha detto -. Poi prendo atto che c’è un problema in maggioranza”.

A fare chiarezza sulla situazione è stato Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato allo Sport: “Il problema è oggettivo. L’aggravio dei costi deriva dall’aumento delle materie per l’edilizia. Parliamo di un investimento di 12 milioni, con un aumento di circa 2 milioni di euro rispetto a quanto preventivato. Il processo ai vertici della Fsgc non ha permesso alla Federazione di rivolgersi agli organismi internazionali per richiedere un contributo straordinario. Quindi, a garanzia delle imprese, abbiamo trovato una soluzione ponte che non è onerosa per lo Stato. C’è un accordo tra governo e Fsgc che provvederà a ristorarli. Ma nel frattempo la Federazione ha ottenuto fino ad 1 milione di euro dagli organismi europei quindi c’è caso che non serva nemmeno nell’immediato. Condivido le posizioni del consigliere Berti ma qui c’è un problema di far completare nel più breve tempo possibile un’opera importante e già avviata”.

A supportare la proposta del Governo sono stati i consiglieri di Libera. “Il cantiere di Serravalle B è già molto avviato” ha detto Alessandro Bevitori, Libera. “Questi 500 mila euro verranno rimborsati dalla Fsgc che a sua volta li riceverà dalla Uefa. Non capisco perché tutte queste reticenze”.

Concorde il compagno di partito Michele Muratori, Libera: “Il palazzetto in costruzione è per il futsal, il calcio a 5, disciplina che a San Marino è giocata su campi all’esterno in erba sintetica mentre le competizioni europee si svolgono sul parquet dentro ai palazzetti. La differenza è tanta, è un altro sport. Per questo adoperarsi per la creazione di un palazzetto per il futsal significa far fare un salto di qualità al movimento sammarinese”.

Favorevole al progetto anche Carlotta Andruccioli, Motus Liberi: “Noi abbiamo sostenuto questo progetto fin dall’inizio. Crediamo sia un’opportunità per il nostro paese. Capiamo gli aumenti delle materie prime. Forse l’erogazione del credito bancario ha tempistiche che mal si conciliano con le necessità delle imprese. Vogliamo continuare i lavori aiutando anche le ditte che ci lavorano? Noi siamo per il sì a patto che ci sia la certezza di un rientro. Detto ciò occorreva trovare una quadra sugli emendamenti prima di arrivare in Aula”.

Più scettico Matteo Rossi, Npr: “Il caso è delicato. Condivido quanto detto dal mio capogruppo. Per quanto sia importante che i lavori vadano avanti, ritengo che come qualsiasi azienda in difficoltà oggettiva debba andare in banca ad accendere un mutuo. Una federazione con i bilanci della Fsgc non avrebbe problema ad ottenere 500 mila euro. Sono contrario a questo emendamento.

Per Rete ha parlato il capogruppo Alberto Giordano Spagni Reffi: “È giusto che il progetto vada avanti. L’unica cosa che chiederei ai Segretari competenti è prevedere una scritta tra governo e Fsgc con gli impegni precisi”.

Stefano Canti, Segretario al Territorio, ha spiegato che “il Congresso di Stato ha nominato anche due esperti tecnici che dovranno controllare la situazione del cantiere”.

Per Andrea Zafferani, Rf “gli interessi allo Stato devono essere versati per quello che è a tutti gli effetti un finanziamento”.

In linea di principio – ha detto Gian Matteo Zeppa, Rete – sposo le valutazioni dei colleghi Berti. Al 31/12/2021 il bilancio Fsgc indica contributi Fifa e Uefa per circa 1o milioni di euro. Qui non si tratta di boicottare un’opera ma è una questione di principio. Si potevano aprire un mutuo in banca”.

Marco Gatti, Segretario alle Finanze, ha infine precisato: “Gli interventi sentiti in aula sono condivisibili. La Fsgc ha richiesto alla Uefa un incremento dello stanziamento previsto e ha richiesto un anticipo sui contributi ordinari per le infrastrutture per il 2022, 2023 e 2024. Se ciò avvenisse non sarebbe necessario l’uso dell’anticipo dello Stato. Ma questo stanziamento è importante per le aziende appaltanti”.

All’esame del voto l’emendamento è stato approvato: su 33 presenti in 25 hanno votato sì, 6 no e 1 si è astenuto.

L’aula ha poi affrontato un solo altro emendamento prima di sospendere i lavori all’1 di notte passata.

I lavori in Consiglio riprenderanno alle 14.30 di oggi.

 

digià

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